domenica 5 gennaio 2014

Jorge Lujan, poesía e musica

Alla fine del 2013 è uscito per boehm press "Nelle mie mani" , un originale e coraggioso albo dove le illustrazioni evocative e ironiche di Mandana Sadat accompagnano il testo del poeta argentino Jorge Lujan. 

Il libro, piuttosto inattuale, nel senso più positivo del termine, colpisce immediatamente per la sua forma quadrata e per i colori di copertina: un blu intenso e decisamente notturno interrotto da macchie di colori fluorescenti magenta e arancione che catturano subito la nostra attenzione. Una sintesi compositiva sapientemente organizzata da Mandana che orchestra all'interno della stessa tavola un dialogo surreale tra cielo e terra (che per qualche ragione mi ricorda alcune atmosfere presenti all'interno dei quadri di Paul Klee).

Nel retro di copertina del libro si legge " Nel tranquillo salotto della sua casa una bambina intraprende un grande viaggio di fantasia ed immaginazione.." che la porterà dal rassicurante mondo domestico a toccare il cielo per poi ritornare a terra senza perdere ciò che resta della magia insita in ogni viaggio.

   


        


"La poesia di Jorge Lujan incanta, contagia ed entusiasma. Ha dentro movimento e musica: può essere ondulante, zigzagante, circolare. Ha un umorismo morbido, talvolta guaritore e salvifico. Il suo effetto è diretto ma allo stesso tempo durevole, per meglio gustarla bisogna assaporarla nel tempo".

Jorge Lujan: "Mi piace la brevità quando rimane, quando il lettore non esaurisce la sua curiosità dopo il primo assaggio ma sente la necessità di ritornare indietro per rileggere e rileggere ancora, quando anche nasce in lui la necessità di memorizzare ogni parola. 


Solo così si può dire di avere un testo capace di dire cose diverse ogni volta, di rinnovarsi e mettere in discussione alcune delle cose della prima lettura. Sento che un buon testo deve avere un grado di libertà e di complessità da superare l'autore stesso. 
Quando scrivo scelgo le parole una ad una, tolgo e metto fino a che non rimangono solo quelle giuste, né più né meno; se ne ho messa una di troppo tutto crolla. 

E' questo che io voglio: che la mia poesia sia solida, che non significa pesante ma coerente. Chi dice che la poesia non è per i bambini, è perché non li ha mai ascoltati. Chi è vicino a loro sa che i bambini hanno un rapporto assolutamente spontanea con la poesia. Un po’ per gioia, un po' per natura. Il bambino si appropria del mondo percorrendo la strada delle analogie, quindi la sua capacità di avvicinare la poesia e il linguaggio figurativo, simbolico, metaforico è immenso, contrariamente a quanto si pensa. Con la mia scrittura spero che i bambini, ma anche i genitori e, talvolta, la combinazione di genitori e bambini insieme, possano vivere un'esperienza trasformativa e gratificante. Questo è quello che in fondo ho sempre apprezzato di quegli scrittori e quei libri che sono stati con me fin da quando ero molto giovane, che mi hanno aiutato a diventare quello che sono, a dare un senso alla mia vita, per ottenere una connessione impegnata con la vita e l'uomo". (Tratto dall'intervista di Karina Micheletto Los ninos tienen una relacion espontanea con la poesia)

Jorge Lujan sarà in Italia tra qualche giorno, quando inizierà un tour tra Sarmede, Firenze, Roma e Cagliari portando in teatro uno spettacolo tratto dal libro "Nelle mie mani", entusiasmando grandi e piccini attraverso parole, musica, video, immagini e la sua inesauribile energia. 



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